DIALETTICA DEI LUOGHI
1 02 2004 > 24 03 2004
Warning: Undefined array key 1 in /home/clients/6474c690c3930773be1400f26bb138e6/consarc/wp-content/themes/consarc/template-galleria-autore-subpage.php on line 34
Luigi Erba é nato a Lecco nel 1949 e le sue prime esperienze fotografiche risalgono agli anni settanta attraverso un paesaggio alpino, poi urbano, sempre fantastico e interiore, inventato, lontano da connotazioni topografiche (“posato il più lontano possibile” ).Negli anni ottanta comincia una ridefinizione visiva dell’esperienza concettuale (“Situazioni temporali”) in nome di una interpretazione più lirica e individuale, basata sulla memoria, la percezione, riducendo i luoghi personalmente vissuti, decontestualizzandoli fino ad arrivare a segni vicini alla scrittura (“Sequenze temporali”, “Ritrovamenti”) e comunque sempre rimettendo in gioco il ruolo dell’immagine unica. Attraverso il suo “Concettualismo lirico”, come é stato definito da Elena Pontiggia e Daniela Palazzoli, parallelamente (1987-1993 “Interfotogrammi”) realizza un programma di riflessione metalinguistica sulla espressività del mezzo, approfondendo i concetti di simultaneità e relazione visiva, di progetto e casualità , metodo ed emozione, reale ed immaginario, conscio ed inconscio, che saranno la base sistematica per gli ulteriori sviluppi. In tale contesto la sua sequenza basata sul dittico, sempre in sede di ripresa, diventa polittico in una successiva estensi one con i “Polifotogrammi”e le attuali sequenze sul territorio, dove registra sullo stesso rullino segni, situazioni di luoghi vicini e lontani, realizzati in tempi diversi. Questo lavoro sul tempo e la ripresa dal 1995/96 (“Un luogo sull’altro”) si pone in aperta polemica con la topografia del territorio e l’immagine analitica, verso una visione più libera, più sognante, viscerale, di riacquisizione dello stesso gesto del fotografare pur in una precisa metodologia di lavoro. La sua dialettica dei luoghi genera così degli spazi diversi nello scorrere fotografico della pellicola. Ancora in chiave linguistica ha interpretato l’opera di diversi artisti, tra cui, ultimamente delle incisioni di Luigi Bartolini. \par Parallelamente a questa ricerca lavora sul territori o prealpino lombardo, riassemblando linguisticamente immagini di memoria, di sogno con una valenza antropologica (ad esempio, con l’Associazione Amici di Morterone, sul vecchio nucleo di Frasnida) Si occupa anche di storia della fotografia e ha pubblicato , tra gli altri, un libro sul pensiero e la lettura fotografica (“Nel ripostiglio dell’ Immaginario”).
Sue fotografie si trovano nella collezione dell’Accademia Carrara di Bergamo, Museo Ken Damy di Brescia, Museo d’Arte Moderna di Modena (Collezione Fontana), Biblioteca Nazionale di Parigi, Fondazione Italiana per la Fotografia.
Di lui hanno scritto, tra gli altri, Stefania Burnelli, Enzo Carli, Luigi Cavadini, Claudio Cerritelli, Mario Cresci, Denis Curti, Gualtiero De Santi, Charles Hanry Favrod, Franco Fontana, Mario Giacomelli, Carlo Invernizzi, Elisabetta Longari, Roberto Mutti, Daniela Palazzoli, Alberto Pellegrino, Jasmine Pignatelli, Elena Pontiggia, Giuliana Scimé.
Tra le mostre personali:
1988 Morterone Associazione Amici di Morterone,
1993 Berlino Aroma Photogalerie,
1997 Lecco Galleria Melesi,
1998 Milano Spazio Foto San Fedele,
2002 Sondrio Galleria Credito Valtellinese di Palazzo Sertoli, Bergamo Centro Olim,
2003 Milano NEWoldcamera.
Tra le collettive:
1987 Milano Sicof,
1988 Varese Villa Recalcati, \line \tab Colonia Photokina,
1989 con il Centro Studi Marche Montedinove e Castel di Sangro,
1991 Milano Centro IF, Lucca Centro Ragghianti,
1992 Senigallia Rocca Roverasca (“By pass di gruppo”),Milano Spazio via Vico,
1993 Milano Spazio Foto San Fedele Archivio di Stato, Sondrio Palazzo Sertoli,
1994 Bergamo Esposizione Paola Tognon “Sfiorati 22 artisti in una casa”,
1995 Il Cairo Galleria Istituto Italiano di Cultura, Ancona Studio KN Senigallia
Palazzo del Duca (“Manifesto dei fotografi del Centro Studi Marche”),
Robbiate Arte Spini “I dittici di Mario Cresci e Luigi Erba”,
1996 Milano Spazio Arte San Fedele, Brescia Museo Ken Damy, Modena
“Modena per la fotografia”,
1998 Torino Fondazione Italiana per la Fot ografia,
1999 Savignano “Archivio del territorio”,
2000 Milano Triennale “Chiaroscuro della violenza”,
2001 Zilina (Cecoslovacchia) Museo d’Arte Moderna e Contemporanea,
Serra San Quirico “Premio Casoli”.
|