On Photography
a cura di CONS ARC / GALLERIA
presso
OnArte, Minusio
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Vernissage
Saturday 25.10.2017 at 18.00
fino al 02.12.2017
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On/Photography 2. Seconda collaborazione con la Galleria ConsArc, Chiasso che propone le opere dei fotografi: Georg Aerni, Filippo Brancoli Pantera, Fabrizio Cicconi, Kai-Uwe Schulte-Bunert e Andreas Seibert.
On/Photography 2 si inserisce per la prima volta nel percorso della decima edizione della Biennale dell’Immagine, rassegna internazionale di fotografia e video che si svolge in diverse località ticinesi con un tema condiviso dal titolo: Borderlines, Città divise/Città plurali.
On/Photography 2 Gli autori proposti per questa mostra collettiva hanno lavorato indagando il territorio e in modo particolare le città, che sono soggetti privilegiati per rappresentare i grandi cambiamenti sociali ed architettonici.
I fotografi Fabrizio Cicconi e Kai-Uwe Schulte-Bunert hanno lavorato contemporaneamente su un progetto dal titolo: 2_ luoghi divisi che investiga due città, Gorizia/Nova Gorica e Goerlitz/Zgorzelec, divise fisicamente dalla guerra, o meglio dalla pace, dopo la fine della seconda guerra mondiale, che ne ha segnato profondamente luoghi e abitanti.
Il fotografo zurighese Georg Aerni è presente in questa occasione con alcune immagini di Shanghai e il suo procedere si situa ai limiti tra architettura e natura, tra città e campagna. Le sue immagini sono il risultato di un confronto tra il luogo e la rispettiva storia e ne sottolineano la costante trasformazione.
Per il fotografo lucchese Filippo Brancoli Pantera si è scelto un allestimento particolare con un dittico di grande formato su pellicola a colore, montato direttamente sulla grande vetrata della terrazza nello spazio di Minusio.
Come è consuetudine nella collaborazione con la Galleria ConsArc sarà Filippo Brancoli Pantera il trait d’union tra i due spazi espositivi e il 7 ottobre inaugura una personale a Chiasso, sempre nell’ambito della Bi10.
Andreas Seibert porta avanti una sua impegnativa ricerca sulla Cina da più di 15 anni, prima fotografando gli esodi dalle campagne alle città della popolazione, poi seguendo il corso del fiume Huai per finire con l’urbanizzazione delle megalopoli cinesi.
BIOGRAFIE
Georg Aerni (CH) 1959
Si diploma in architettura all’ETH di Zurigo e di seguito si dedica alla fotografia di architettura. Le sue immagini, che siano riprese a Parigi, Tokyo o Mumbai, denotano il suo interesse per la storia di questi luoghi e la loro continua trasformazione.
Dal 1996 espone in mostre personali e collettive in Svizzera e all’estero.
Le sue opere sono in importanti collezioni pubbliche e private e collabora con la Galleria Bob Gysin di Zurigo.
Tutti i suoi lavori sono raccolti nel libro “Sites & Signs” uscito nel 2011 da Scheidegger & Spiess, Zurigo, con testi di S.Berg, M.Kueng e N.Olonetzky.
Filippo Brancoli Pantera, (I)1978.
Fotografo documentarista riceve una borsa di studio dall’International Center of Photography di New York, istituto presso il quale si specializza. In quel periodo lavora a stretto contatto con il fotografo e suo insegnante Joshua Lutz e approfondisce la tecnica del grande formato.
A New York realizza le sue prime ricerche facendo propri i concetti della ricerca documentaristica, oggettività e realismo, applicati al ritratto urbano.
Queste ricerche gli valgono il riconoscimento da parte degli International Photography Awards che inseriscono un suo ritratto tra i venticinque migliori del nuovo millennio.
Nel 2011 ritorna a Lucca per dare corpo ad un grande progetto di carattere paesaggistico dove il fotografo ricerca, all’interno di contesti apparentemente banali, quelle linee guida che ci consentono di definire l’uomo contemporaneo attraverso le sue modalità di utilizzo del territorio. Collabora attivamente con l’amico e maestro Massimo Vitali accanto al quale viene elaborata e metabolizzata la corrente fotografica dei new topographic per farne un linguaggio proprio, in cui capacità di sintesi, visione documentaria ed oggettività diventano le coordinate principali in cui si muove tutta la sua opera. Nascono così le sue principali ricerche sul territorio, a partire da quello a lui più familiare con Tuscany B – Side, per spostarsi poi su altri terreni quali Roma ed il suo GRA, la Sicilia, Ankara, Lugano ed altri.
Fabrizio Cicconi (I)1964.
Fin dagli esordi la sua ricerca si focalizza sull’immagine dell’uomo, come testimonia la sua prima personale, Padani, tenutasi nel 1991 a Palazzo Ruini, Reggio Emilia.
Il suo lavoro, incentrato sul tema del ritratto, gli ha consentito di iniziare collaborazioni con istituti culturali e gruppi musicali.
Nel 2005 documenta un Kolkhoz in Uzbekistan in collaborazione con lo scrittore Giorgio Messori. Il lavoro, dal titolo Politotdel, è stato esposto alla rassegna internazionale di fotografia di Roma.
Tra il 2006 e il 2007 realizza un progetto insieme al collega tedesco Kai-Uwe Schulte-Bunert su due città divise in Italia, Gorizia-Nova Gorica, e in Germania, Görlitz-Zgorzelec.
Il progetto dal nome 2_ luoghi divisi è esposto in varie sedi europee tra cui Reggio Emilia in occasione di Fotografia Europea 2007 e Berlino nel 2008, in occasione del mese della fotografia.
Nel 2011 collabora con Francesca Davoli fotografando interni di abitazioni che vengono pubblicati sulle maggiori riviste del settore nazionale ed internazionale.
Oltre ad alcune mostre personali, ha al suo attivo la partecipazione a diverse esposizioni collettive.
Kai-Uwe Schulte-Bunert (DDR) 1969.
Studia storia dell’arte e pubblicità. Dal 1999 si dedica esclusivamente alla fotografia.
Nel 2002 avvia una personale ricerca sulle relazioni tra uomo, architettura e paesaggio, prendendo parte a mostre personali, collettive e festival fotografici italiani ed internazionali. Pubblica diversi libri e cataloghi.
Tra il 2006 e il 2007 realizza un progetto insieme al collega italiano Fabrizio Cicconi su due città divise in Italia, Gorizia-Nova Gorica, e in Germania, Görlitz-Zgorzelec.
Vive tra Reggio Emilia e Berlino.
Andreas Seibert (CH) 1970.
Studia letteratura tedesca e filosofia presso l’Università di Zurigo e fotografia presso l’Università delle Arti di Zurigo.
Dal 1997 diventa fotografo freelance e si trasferisce a Tokyo, dove vive con la sua famiglia fino all’estate 2013. Attualmente Andreas e la sua famiglia vivono a Zurigo.
Dal 2002 documenta il rapido sviluppo economico della Cina e i suoi progetti esplorano le forze dislegate della globalizzazione a cui le persone sono esposte.
Il suo lavoro appare in importanti riviste internazionali ed è stato esposto in numerose mostre in tutto il mondo.
Le sue fotografie fanno parte di collezioni private e pubbliche come quella della Fondazione Svizzera per la Fotografia di Winterthur e l’Aargauer Kunsthaus.
Il primo libro del 2009 di Andreas Seibert “From Somewhere to Nowhere: China’s Internal Migrants ” è stato selezionato per il prestigioso premio “Best Photography Book award”. A questo seguono il libro “Huai He – The Colors of Growth” e la relativa mostra personale alla Fondazione della fotografia di Winterthur nel 2012/2013.
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