IN TRANSITIVA
23 09 2002 > 10 11 2002
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Il lavoro di Nunzio Battaglia, “ IN_TRANSITIVA_01” , si configura come scavo sia nella percezione del tempo, che nella materia e nello sguardo.
Strutturato come percorso sulla “visione” e sulla “bellezza”, é il risultato degli ultimi due anni di ricerca e viaggi. Lenta decantazione di sguardi e immaginari che approdano, in questa fase, alla consapevolezza di “un’opera aperta”. Una geografia non perimetrata dove tecnica / linguaggi / posture della visione / categorie della percezione / mandala visivi, si intrecciano come in un continuo cantiere in permutazione.
La distanza tra progetto e forma viene costantemente osservata. I contributi critici di riferimento partecipano attivamente al farsi interno del dibattito, costruendo possibili ‘opzioni’ di senso e direzioni della ricerca.
IN_TRANSITIVA_01, é una ricognizione all’ interno del grande tema del Paesaggio, esplorato in quei luoghi dove ancora abita la bellezza. Tradizione nella quale la vita diviene occasione di transito intorno all’esperienza della percezione delle forme. Un transito di ‘fondazione e meraviglia’, dove ogni ‘confine d’orrore, e ogni azione distruttiva dell’individuo’, rimangono sospesi, controllati da cordoni visivi e da segnali in grado di indicare cammini di speranza.
Nuclei come i sunset nei deserti della Giordania, le tempeste lungo le coste della Irlanda, le valli dell’AltoAdige, si intrecciano, ‘resistenti-geografie’, in un unico itinerario della visione, una prima configurazione a parete costituita e testimoniata da tre matrici espositive.
Tre infatti sono i capitoli in mostra di un apparato unico, dove la trama ritorna sull’esito della ripresa in un racconto multiplo. Le frazioni delle singole immagini si ritrovano in un continuum dilatato tra fotografia e preludi di un video che sconfina dal naturale perimetro del rettangolo fotografico e si invera in nuclei scultorei e materici.
Con un crescendo che va dalla semplicità del singolo sguardo rivolto agli archetipi della Montagna Sacra, tema caro sia ai mistici che ai pionieri di ogni forma di esplorazioni geografiche o iniziatiche,si approda ai grandi tasselli-materici della serie Orizzonti di gloria, rivolta ad uno scenario in leggera mutazione (un arcobaleno, una tempesta, un tramonto, le nuvole accarezzate dal vento).
Infine si perviene ad una definitiva libertà della finestra fotografica la quale, nel dichiarare il proprio limite strumentale, si svincola dall’essere definitivo racconto, offrendosi come parziale ritaglio di una complessità appena lambita.
IN_TRANSITIVA_01, diviene allora un atto unico tra azioni e percorsi visivi.
Rituale magico della modalità catartica della ripresa. Azione vera e carnale dello sguardo che squarta il reale in-tessere di un racconto mai compiuto.
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